Tensostrutture
Copertura per un teatro all'aperto
Bad Hersfeld, 1969 d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca XX secolo d.C.
Funzione edificio: Teatro all'aperto
Funz. membrana: Copertura
Dimensioni: 1315 mq
Materiali: Tessuto in cotone e doppio strato in PVC
Committente: Comune di Bad Hersfeld
Consulenti progetto: Ewal Bubner, Bernd-Friedrich Romberg, Uwe Röder
Progettista: Frei Otto
APPROFONDIMENTO
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PHOTO GALLERY

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La municipalità di Bad Hersfeld, nel 1959, indisse un concorso per il progetto di una copertura per le rovine del Castello di Kloster al fine di organizzarvi degli spettacoli teatrali estivi. Nel bando si chiedeva espressamente ai progettisti di non alterare in alcun modo le preesistenze storiche del castello e il carattere romanico dell’edificio, con la possibilità di rimuovere completamente la struttura terminato il suo utilizzo (Fig. 1-2). Otto anni dopo il concorso, il comune si rivolse allo studio EL (Entwicklungsstätte für den Leichtbau) per il progetto esecutivo sfruttando le caratteristiche migliori dei progetti scartati.

Frei Otto ed i suoi collaboratori si ispirarono alla copertura del teatro di Cannes del 1965. Il progetto fu terminato nel 1968-69. Un unico grande pilastro di 32 m è posizionato lungo la navata al di fuori del perimetro delle mura, in tal modo la struttura non interferisce con le rovine, ma ne resta sospesa sopra.

Dalla cima dell’albero maestro, 16 funi in acciaio vengono tese distribuendosi sull’intera area da coprire,  due equilibrano e ancorano a terra la struttura, mentre gli altri 14 fungono da cavi binari su cui scorrono i carrelli in entrambe i sensi di marcia addetti all’apertura e alla pretensione della membrana.

Altri quattro pilastri minori tralicciati di 11.5 m posizionati agli angoli della superficie tendono quattro cavi di bordo. La membrana, nei punti di bordo, è agganciata ai 14 carrelli, uno per ogni cavo, mentre altri 7 punti di ancoraggio interni, evidenziati da particolari forme a quadrifoglio, sostengono la parte centrale.

I carrelli motorizzati impiegavano quattro minuti per mettersi in posizione ed aprire il tessuto. Due tipologie di carrelli erano utilizzati: i trattori di bordo, incaricati dell’apertura e chiusura, messa in tensione e pretensione calcolata della membrana, e i trattori intermedi, con caratteristiche dimensionali differenti, hanno il compito di mettere nella corretta posizione i punti si sospensione interni. Meccanismi elettrici sono in grado di controllare sia simultaneamente che singolarmente ogni carrello (Fig.4).

Nel 1993, dopo 25 anni di utilizzo, la tensostruttura fu rimodernata: furono eliminati le clips in alluminio tra le cuciture poiché il nuovo tessuto fu confezionato in un pezzo unico. La membrana utilizzata nel ’68, in cotone con doppio strato in PVC, di colore bianco da un lato e nero dall’altro fu sostituita con un tessuto di poliestere spalmato in PVC bianco (Fig.3-4). Anche i cavi di bordo furono sostituiti con nuove funi in poliestere con la stessa capacità di resistenza al carico, evitando così problemi di corrosione  e di danneggiamento della membrana.

CREDITS

Testi a cura di Pamela Foresti

FONTI BIBLIOGRAFICHE
Meissner I., Möller E., Grdanjiski M., a cura di, Frei Otto, complete works : lightweight construction, natural design, Basel [etc.] : Birkhäuser, c200
Zanelli A., Trasportabile, trasformabile. Idee per architetture in movimento, CLUP, Milano, 2003.
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Fig. 1-6: Meissner I., Möller E., Grdanjiski M., 2005
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